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CESARE ANDREA
BIXIO

Radio.

Chi non conosce Parlami d’amore Mariù o Mamma? Brani intramontabili scritti da un compositore che è considerato a buon diritto il padre della canzone in lingua italiana ed una delle figure più rappresentative della musica per film: Cesare Andrea Bixio.

 

Nato a Napoli nel 1896, Bixio si fa interprete con la sua arte dei cambiamenti sociali, culturali e di gusto che si affermano in Italia nel ventesimo secolo. Pianista autodidatta, egli compone all’età di tredici anni le sue prime canzoni e si addentra gradatamente, ma a passo sicuro, nel mondo del teatro di varietà partenopeo, contribuendo a rinnovarlo. Il successo straordinario di Canta Maggio, scritta per uno spettacolo di Mimì Maggio, segna l’inizio di una gloriosa carriera che lo porta, ancora giovanissimo, a contatto con i più apprezzati artisti napoletani del tempo – da Pasquariello a Salvatore Di Giacomo, da E.A. Mario a Salvatore Gambardella. A seguito del riscontro ottenuto dai suoi brani e della loro rapida circolazione, Bixio si iscrive nel 1916 alla Società Italiana Autori ed Editori e, nel 1920, dà vita alla prima grande industria editoriale musicale italiana, fondando le Edizioni C.A. Bixio, dapprima con sede a Napoli, poi anche a Milano e a Roma.

Il successo di Bixio assume presto una dimensione internazionale: egli è il primo autore italiano di successo in Francia grazie alla collaborazione con la celebre attrice e cantante Mistinguett. Le sue canzoni in italiano entrano inoltre nel repertorio di molti interpreti nostrani (che fino ad allora avevano eseguito per lo più brani stranieri o dialettali), e dagli anni ’30 diviene assiduo il suo impegno nel mondo del cinema. Bixio è infatti l’autore delle musiche per il primo film sonoro italiano (La canzone dell’amore di Gennaro Righelli, 1930), oltre che per molte altre pellicole realizzate fra gli anni Trenta e Cinquanta da registi quali Alessandro Blasetti, Carmine Gallone, Raffaello Matarazzo, Max Neufeld e Mario Bonnard. Le sue canzoni per il cinema hanno avuto talvolta una fortuna addirittura più ampia e duratura dei film per i quali sono state scritte, come dimostra l’esempio di Parlami d’amore Mariù (in Gli uomini, che mascalzoni di Mario Camerini, 1932). Fondamentale anche la collaborazione di Bixio con cantanti lirici di spicco come Tito Schipa e Beniamino Gigli (impegnati in film in cui l’opera si mescola alla musica leggera): un’ulteriore dimostrazione del suo posizionamento a metà strada fra tradizione e innovazione

Nel secondo dopoguerra Bixio continua a mietere successi nel campo della canzone italiana, trionfando a Sanremo (1953, Lasciami cantare una canzone), al Festival di Napoli (1954) e alla prima edizione di Canzonissima (1956-1957, primo posto con Buon anno, buona fortuna). Dedicherà i suoi ultimi anni alla musica per film fondando nel 1960 la Cinevox Record e collaborando con compositori quali Piero Piccioni, Nino Rota, Armando Trovajol, Ennio Morricone e molti altri.

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Cesare Andrea Bixio 20-09-1935

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Ingresso Edizioni Musicali Bixio, Milano anni '50

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Cesare Andrea Bixio con Zara Pima alla presentazione di Piedrigrotta Bixio. Napoli 1932

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Ennio Morricone e Cesare Andrea Bixio

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Cesare Andrea Bixio con la moglie Mary, detta "Mariù"

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